Medicina ha visto per la prima volta il Cinema, intorno al 1915-1930 con le prime sporadiche proiezioni di film nel seicentesco Teatro Pubblico, poi abbattuto durante la seconda guerra mondiale.
La prima "vera" sala cinematografica fu il Cinema Garibaldi aperto circa nel 1930 nella piazza principale del paese; cinema questo che aveva anche una versione estiva in un'arena, di cui sono rimaste alcune tracce lungo la via Libertà.
Come in tutta Italia, anche Medicina conobbe il boom economico degli anni 60-70 e proprio in quegli anni diverse furono le sale aperte nel nostro paese.
Tuttavia, una dopo l'altra chiusero tutte: il "Garibaldi" nei primi anni '80, l'Ariston (dopo una parentesi a luci rosse) nel 1982, e ancora prima le sale a Sant'Antonio e Portonovo.
Durante i mesi scorsi l’Amministrazione comunale ha avviato un percorso di partecipazione dei cittadini per la stesura del Piano Strategico Locale, durante il quale la cittadinanza è stata chiamata a dire la propria e a individuare gli obiettivi e i punti strategici per la Medicina del futuro all’interno della quale i medicinesi vorrebbero anche il cinema.
Il progetto Cinema che l’Amministrazione vuole perseguire è quello di dare alla Sala del Suffragio anche la veste di sala cinematografica.
“Da ottobre vogliamo partire con questo nuovo progetto, un progetto che non sia solo un'offerta in più ma che sia teso a legare i cittadini al proprio territorio, a valorizzare le nostre eccellenze – spiega l’assessore alla Cultura Valentina Baricordi -. Pensiamo di partire il 5 ottobre con un grande evento promozionale con un ritorno del Cinema dopo 30 anni. La nostra idea è di farlo con un film che parla della nostra terra, delle nostre passioni, del nostro sangue: “Veloce come il vento”.
Notizia a cura della Segreteria del Sindaco