Il progetto mette a disposizione un servizio telefonico per ridurre al minimo gli effetti nocivi sui soggetti particolarmente a rischio nei periodi caratterizzati da temperature molto elevate, tramite l’attivazione, in caso di situazione a rischio, dei servizi cittadini di assistenza domiciliare.
Come ogni anno, con l’arrivo del caldo, Azienda Servizi alla Persona Circondario Imolese, Ausl di Imola, Nuovo Circondario Imolese e Comuni, Associazioni di volontariato, Protezione Civile e Medici di Medicina Generale del territorio, hanno attivato il piano di contrasto alle ondate di calore, meglio conosciuto come “Piano caldo”, per la tutela della popolazione anziana e fragile nella stagione estiva.
Anche quest’anno è stata definita una “mappa” dei soggetti a rischio, che comprende gli anziani e le persone fragili con più di 75 anni, segnalate in condizione di solitudine, dimesse dagli ospedali, intercettate tramite medici di famiglia, familiari, volontari ed associazioni e non conosciute dai servizi territoriali sia sociali che sanitari.
L’aggiornamento continuo di questa “mappa”, è uno strumento operativo-strategico indispensabile, sia nel breve che nel lungo periodo, per attivare piani di contrasto alla solitudine e all’isolamento, attivabili per qualsiasi emergenza.
Anche i reparti ospedalieri segnalano alla Centrale Operativa Territoriale (COT), per la eventuale attivazione dei servizi, la dimissione di soggetti di età superiore ai 75 anni, in condizioni di solitudine o di rischio, curando anche un’adeguata informazione sui comportamenti idonei a contrastare i disturbi provocati dal caldo eccessivo.
Coloro che entrano a fare parte di questa “mappa” vengono inseriti nel monitoraggio telefonico da parte di volontari di associazioni del territorio, che provvedono all’eventuale segnalazione tempestiva ai servizi per le necessità riscontrate.
I soggetti in condizione di rischio e/o di fragilità già utenti della rete dei servizi, vengono invece monitorati dagli operatori dei servizi stessi: a loro spetta il compito di curare l’informazione agli interessati ed alle famiglie, oltre che di mantenere e rafforzare comportamenti orientati alla soddisfazione dei bisogni correlati alle ondate di calore. Questo permette di adeguare i singoli piani di assistenza, per rispondere tempestivamente e nel modo migliore alle diverse esigenze.